Elezioni
La lista delle lotte operaie e studentesche,
la lista dei rivoluzionari
Il Pdac candida premier Adriano Lotito, 20 anni, studente
La lista delle lotte operaie e studentesche,
la lista dei rivoluzionari
Il Pdac candida premier Adriano Lotito, 20 anni, studente

Il Pdac presenta una
propria lista per le elezioni politiche.
Mentre la sinistra riformista si nasconde sotto la toga di Ingroia (fedele funzionario degli apparati repressivi dello Stato borghese) e cancella ogni riferimento -tanto simbolico quanto programmatico- alla lotta di classe, nel tentativo di ritornare a sostenere in qualche modo il prossimo governo di centrosinistra, è necessario fornire, anche in queste elezioni, un punto di riferimento di classe, alternativo e rivoluzionario.
Mentre la sinistra riformista si nasconde sotto la toga di Ingroia (fedele funzionario degli apparati repressivi dello Stato borghese) e cancella ogni riferimento -tanto simbolico quanto programmatico- alla lotta di classe, nel tentativo di ritornare a sostenere in qualche modo il prossimo governo di centrosinistra, è necessario fornire, anche in queste elezioni, un punto di riferimento di classe, alternativo e rivoluzionario.
L'obiettivo della lista di Alternativa Comunista
è uno solo: dare visibilità a quelle lotte dei lavoratori e dei giovani che, pur
disgregate e soffocate dalle burocrazie sindacali e dai partiti della sinistra
governista (a partire da Sel e da Rifondazione), comunque si sviluppano anche
nel nostro Paese, seppure per adesso con un ritmo nettamente inferiore a quello
che vediamo in altri Paesei europei, dalla Spagna alla Grecia.
Alternativa Comunista presenta un programma di
classe e una lista di operai, studenti, immigrati. Candidato premier è Adriano
Lotito, 20 anni, studente universitario a Bologna, impegnato in prima fila in
quelle lotte studentesche di quest'ultimo anno che sono state la punta più
avanzata delle mobilitazioni nel nostro Paese. Questo mentre Rifondazione
Comunista con Ingroia sostiene candidati che hanno difeso la repressione
poliziesca delle lotte giovanili (da Di Pietro che solidarizzò con i poliziotti
del G8 di Genova e chiese "leggi speciali" dopo la manifestazione del 15 ottobre
2011; a poliziotti e magistrati degli apparati repressivi della borghesia; non
chiudendo le porte nemmeno ad ex missini).
La candidatura di un giovane, oggi studente e domani precario o disoccupato, vuole simboleggiare la necessità di una prospettiva alternativa e rivoluzionaria, contrapposta a tutti gli schieramenti borghesi e al contempo distante dalle scelte subalterne al padronato della lista Ingroia e della sinistra riformista. Una alternativa che non uscirà certo dalle urne ma che va costruita nelle lotte operaie e studentesche, contro i governi dei sacrifici e dell'austerità che vogliono scaricare la crisi del capitalismo su lavoratori nativi e immigrati, studenti, precari.
La candidatura di un giovane, oggi studente e domani precario o disoccupato, vuole simboleggiare la necessità di una prospettiva alternativa e rivoluzionaria, contrapposta a tutti gli schieramenti borghesi e al contempo distante dalle scelte subalterne al padronato della lista Ingroia e della sinistra riformista. Una alternativa che non uscirà certo dalle urne ma che va costruita nelle lotte operaie e studentesche, contro i governi dei sacrifici e dell'austerità che vogliono scaricare la crisi del capitalismo su lavoratori nativi e immigrati, studenti, precari.
La campagna elettorale del Pdac sarà al servizio
di questo unico progetto: unire e sviluppare le lotte per costruire una
opposizione di classe al prossimo governo borghese, cioè al probabile governo
Bersani-Vendola che vedrà il sostegno (più o meno "critico") di Ingroia,
Rifondazione, Idv, Verdi e arancioni vari. E lavorare a collegare
internazionalmente le lotte, a partire dalle lotte in Europa contro il pagamento
del debito imposto dai governi di banchieri e industriali.
Una prospettiva di rivoluzione: non "civile" ma
socialista!